La Sorgente delle Caldarelle, situata nei pressi di Teano, in provincia di Caserta, è un luogo intriso di storia e tradizioni che risalgono a secoli lontani. Oggi purtroppo poco accessibile, questa sorgente rappresenta un pezzo importante del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio campano.
Fin dall’epoca romana, la Sorgente delle Caldarelle era conosciuta con il nome di aquae acidulae, un termine che sottolineava la particolare composizione minerale delle sue acque. Plinio il Vecchio e Vitruvio, celebri autori dell’epoca, ne parlarono nei loro scritti, evidenziando le proprietà benefiche e terapeutiche dell’acqua. Questi racconti ci restituiscono l’immagine di un luogo considerato non solo utile per la salute, ma anche sacro, dove natura e spiritualità si incontravano.
L’area della sorgente era frequentata da comunità locali e viaggiatori che vi si recavano per usufruire dei suoi benefici curativi. L’importanza del sito crebbe al punto da diventare un luogo di scambio commerciale e culturale, come dimostrano i numerosi reperti archeologici ritrovati.
Nel corso degli anni, gli scavi effettuati presso la Sorgente delle Caldarelle hanno portato alla luce un ripostiglio di monete romane, risalenti sia al periodo repubblicano che a quello imperiale. Questo ritrovamento testimonia l’importanza strategica ed economica del luogo nell’antichità. Si ipotizza che la sorgente fosse circondata da strutture termali o luoghi di ristoro, dove i viandanti potevano fermarsi per recuperare le forze e godere delle acque benefiche.
Durante il Medioevo, come accaduto per molte altre sorgenti e fonti termali, l’area delle Caldarelle continuò a essere utilizzata, anche se con minore intensità rispetto all’epoca romana. Le popolazioni locali mantennero viva la memoria delle sue proprietà benefiche, tramandando storie e leggende legate alla purezza dell’acqua e alle sue capacità di guarigione.
Nel corso del XX secolo, la sorgente visse un breve periodo di rinnovato interesse grazie a uno stabilimento termale di piccole dimensioni, che sfruttava i fanghi ferruginosi depositati dalle acque. Tuttavia, l’assenza di infrastrutture adeguate e lo scarso investimento nella manutenzione del sito portarono a un progressivo abbandono. Oggi, la Sorgente delle Caldarelle resta un luogo poco conosciuto e difficilmente accessibile, ma il suo fascino storico e naturale continua ad attrarre gli appassionati di storia.
Non esiste un sentiero che porta direttamente alla sorgente ed il luogo non è facilmente accessibile.