La Porta delle Due Torri, conosciuta anche come Porta di Capua, fu eretta tra il 1234 e il 1239 per volere dell’imperatore Federico II di Svevia. Situata all’ingresso settentrionale della città di Capua, presso il ponte sul fiume Volturno, questa monumentale struttura rappresentava l’accesso principale al Regno di Sicilia per chi proveniva da Roma lungo la Via Appia. Federico II concepì la porta come un simbolo del potere imperiale, ispirandosi agli archi di trionfo romani, in particolare all’Arco di Augusto a Rimini e all’Arco di Costantino a Roma. L’opera fu affidata all’architetto Niccolò di Cicala e completata nel 1240.
La porta non aveva solo una funzione difensiva, ma anche celebrativa, esprimendo la visione imperiale di Federico II e rappresentando una sfida simbolica nei confronti dello Stato Pontificio. Il complesso architettonico subì una prima parziale demolizione nel 1557 per ordine del viceré di Napoli, Fernando Álvarez de Toledo, al fine di adattare la struttura ai nuovi principi di fortificazione militare. Successivamente, durante i bombardamenti aerei del 1943, il ponte romano adiacente fu distrutto, compromettendo ulteriormente l’integrità della porta.
La Porta delle Due Torri era caratterizzata da due imponenti torri poligonali che incorniciavano un arco trionfale centrale. Questa configurazione richiamava la monumentalità degli archi di trionfo romani, sottolineando l’autorità e la maestosità dell’imperatore. Le torri fungevano sia da elementi difensivi che da simboli del potere imperiale. L’arco centrale, attraverso il quale passava la strada principale, era ornato con sculture e iscrizioni celebrative. La decorazione scultorea includeva una statua di Federico II seduto in trono, simbolo della sua autorità e del suo ruolo di legislatore. Questa statua, insieme ad altre opere scultoree, è oggi conservata nel Museo Campano di Capua.
Nel corso dei secoli, la Porta di Capua ha subito diverse trasformazioni. La prima significativa alterazione avvenne nel 1557, quando il viceré spagnolo Fernando Álvarez de Toledo ordinò la parziale demolizione della struttura per adattarla alle nuove esigenze difensive dell’epoca. Questa decisione rifletteva l’evoluzione delle tecniche militari e la necessità di aggiornare le fortificazioni esistenti. Successivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, i bombardamenti del 1943 causarono ulteriori danni, portando alla distruzione del ponte romano adiacente e compromettendo l’integrità della porta. Nonostante queste vicissitudini, la Porta delle Due Torri rimane un simbolo della storia e dell’eredità culturale di Capua.
Oggi, i resti della Porta delle Due Torri sono oggetto di interesse storico e archeologico. Le basi poligonali delle torri sono ancora visibili e offrono una testimonianza tangibile della grandiosità originale della struttura. Le sculture e le decorazioni superstiti sono conservate nel Museo Campano di Capua, dove i visitatori possono ammirare la statua di Federico II e altre opere correlate. Questi reperti rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore, testimoniando l’importanza storica e artistica della Porta di Capua nel contesto dell’architettura medievale italiana.
Cosa Vedere
Oggi, i visitatori possono osservare le basi poligonali delle due torri originali, che un tempo erano unite da un arco trionfale attraverso il quale passava la strada principale. Questi resti offrono un’idea della grandiosità e dell’importanza strategica che la porta aveva nel Medioevo. Molte delle sculture e delle decorazioni originarie sono conservate nel Museo Campano di Capua, tra cui la statua di Federico II seduto in trono. Sebbene la testa originale della statua sia andata perduta, un calco del volto, noto come Gesso Solari, offre ai visitatori un’immagine di come appariva l’imperatore.
La visita alla Porta delle Due Torri è consigliata a:
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