La Battaglia di Montecassino fu uno degli scontri più duri e sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale. Combattuta tra gennaio e maggio del 1944, aveva l’obiettivo di sfondare la Linea Gustav, la barriera difensiva fortificata tedesca che impediva l’avanzata degli Alleati verso Roma. La posizione strategica di Montecassino, dominata dall’antica abbazia benedettina, rappresentava un ostacolo insormontabile: le truppe tedesche avevano trasformato la zona in una roccaforte quasi inespugnabile, sfruttando la conformazione naturale del terreno montuoso.
Dopo tre tentativi falliti da parte delle forze alleate (statunitensi, britanniche, francesi e neozelandesi), il 2° Corpo d’Armata Polacco, comandato dal generale Władysław Anders, ricevette l’ordine di condurre l’ultima offensiva per conquistare Montecassino. Tra il 11 e il 18 maggio 1944, i soldati polacchi affrontarono condizioni estreme: il terreno era minato e martoriato dai bombardamenti, le difese tedesche erano ancora solide e ogni metro di avanzata costava decine di vite.
Il 18 maggio 1944, dopo giorni di combattimenti spietati, la bandiera polacca con l’aquila bianca venne finalmente issata sulle rovine dell’abbazia. La battaglia era vinta, ma al prezzo di un enorme sacrificio: oltre 1.000 soldati polacchi persero la vita e più di 3.000 furono feriti. Il loro contributo fu decisivo per l’avanzata degli Alleati verso Roma, che venne liberata il 4 giugno 1944.
Per onorare il sacrificio di questi uomini, il Cimitero Militare Polacco di Montecassino venne inaugurato il 1° agosto 1945. Progettato dall’architetto polacco Jerzy Sołtan, il cimitero si sviluppa in maniera solenne e armoniosa sul pendio della montagna, seguendo la conformazione naturale del terreno. Le tombe, in travertino bianco, sono disposte in terrazze ascendenti verso il monumento commemorativo, un obelisco sormontato dalla croce e dall’aquila polacca.
All’ingresso del cimitero, un’iscrizione immortala il sacrificio di questi soldati:
“Passante, di’ alla Polonia che siamo caduti fedeli al suo servizio.”
Sulla sommità del cimitero, un’altra iscrizione incisa su una lapide in quattro lingue (polacco, italiano, francese e inglese) recita:
“Per la nostra e la vostra libertà, noi soldati polacchi demmo l’anima a Dio, i corpi alla terra d’Italia, alla Polonia i cuori.”
Tra le tombe vi è anche quella del generale Władysław Anders, che, morto a Londra nel 1970, volle essere sepolto accanto ai suoi uomini, in segno di eterno legame con il loro sacrificio.
Visitare il Cimitero Militare Polacco di Montecassino significa immergersi in un luogo di memoria e riflessione. Tra i punti di interesse più significativi troviamo:
Nei dintorni si possono visitare:
Il Cimitero Militare Polacco si trova a pochi chilometri dal centro di Cassino, ed è facilmente raggiungibile:
La visita al Cimitero Militare Polacco è consigliata a: