…. a Roccamonfina
Origine del Nome e Miti Legati al Sito
l nome “Orto della Regina” ha suscitato negli anni numerose interpretazioni e leggende. Alcuni studiosi ritengono che il termine “Regina” possa riferirsi a una divinità femminile venerata nell’antichità, come la dea Mefite, legata ai culti delle acque e delle sorgenti sulfuree presenti nell’area. Con la romanizzazione, Mefite fu assimilata a Iuno Regina, la versione latina di Giunone.
Altri ipotizzano che il nome possa riferirsi a un’antica sovrana locale, reale o mitologica, che utilizzava il sito come rifugio o luogo sacro. Secondo una leggenda popolare, una regina misteriosa si rifugiava sulle alture del Monte La Frascara per sfuggire ai suoi nemici. Qui, protetta dagli spiriti della montagna, coltivava un orto rigoglioso che non cessava mai di fiorire, indipendentemente dalle stagioni.
Queste credenze hanno contribuito ad alimentare il fascino dell’Orto della Regina, trasformandolo in un luogo ricco di mistero e suggestione.
Struttura e Architettura del Sito
L’Orto della Regina è un esempio di architettura megalitica, caratterizzato da mura poligonali costruite con grandi blocchi di trachite sovrapposti senza l’uso di malta. Questo tipo di costruzione è tipico delle popolazioni italiche preromane, come i Sanniti e gli Aurunci, e si ritrova in altri importanti siti fortificati dell’Italia centro-meridionale.
Le Mura Megalitiche
- Le mura hanno una lunghezza totale di circa 250 metri, un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 3 metri e uno spessore medio di 2 metri.
- La tecnica costruttiva è simile a quella riscontrata in siti come Alatri, Ferentino e Segni, indicando un’influenza culturale comune tra le popolazioni italiche.
- Il perimetro murario segue il profilo naturale della montagna, sfruttando la roccia per aumentare la difesa del sito.
L’Ingresso Monumentale
- La struttura presenta un accesso principale che si apre lungo il lato sud-orientale. Questo ingresso, più stretto rispetto alle altre aperture, sembra essere stato concepito per controllare il flusso delle persone in entrata e in uscita.
- Si ipotizza che in origine l’accesso fosse chiuso da una porta lignea rinforzata, sorretta da cardini in pietra.
L’Area Interna e le Ipotesi Funzionali
- All’interno del recinto megalitico non sono stati rinvenuti edifici o strutture residenziali, il che lascia aperta la questione sulla sua funzione.
- Alcuni archeologi ritengono che il sito fosse utilizzato come luogo di culto, dove venivano svolti riti religiosi in onore delle divinità.
- Altri ipotizzano che fosse un punto di avvistamento strategico, da cui le popolazioni locali potevano monitorare le vallate circostanti per prevenire attacchi nemici.
L’Orto della Regina e la Tradizione dei Luoghi Fortificati
I recinti megalitici come l’Orto della Regina sono diffusi in tutta la Campania, il Lazio meridionale e il Molise. Questi siti, spesso situati in zone elevate e difficilmente accessibili, avevano una duplice funzione: difensiva e sacra.
Altri siti simili in Campania:
- Monte Sant’Angelo a Tora e Piccilli
- Civitella Licinio a Cusano Mutri
- Monte Caruso nel Parco Regionale del Matese
Queste fortificazioni dimostrano che le popolazioni preromane avevano sviluppato avanzate tecniche costruttive e un profondo senso di appartenenza al territorio.
La Scoperta e gli Studi Archeologici
Nonostante la sua imponenza, l’Orto della Regina è stato oggetto di studi archeologici solo a partire dalla seconda metà del XX secolo.
- Negli anni ’60 e ’70, alcuni studiosi iniziarono a mappare le mura e a ipotizzarne l’origine.
- Nel 1984, il sito fu incluso nel progetto di studio delle fortificazioni sannitiche e aurunche condotto dalla Soprintendenza Archeologica della Campania.
- Più recentemente, campagne di rilievo con tecnologia LIDAR hanno permesso di ottenere una mappa dettagliata dell’area, confermando la complessità della sua struttura.
Purtroppo, ad oggi non sono stati effettuati scavi stratigrafici approfonditi, il che lascia ancora molte domande senza risposta sulla sua reale funzione.
Eventi e Attività nell’Area dell’Orto della Regina
Oltre alla visita del sito archeologico, l’area dell’Orto della Regina è un importante punto di riferimento per eventi culturali e naturalistici.
Escursioni e Trekking
L’area fa parte del Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, un territorio caratterizzato da boschi di castagni secolari, sentieri panoramici e una ricca biodiversità.
- Percorso per l’Orto della Regina:
- Lunghezza: 800 metri
- Difficoltà: Facile
- Durata: 30 minuti circa
- Punto di partenza: Fontanafredda di Roccamonfina
- Altri itinerari nella zona:
- Sentiero delle Neviere, che porta ai vecchi depositi di neve utilizzati fino al XIX secolo.
- Percorso del Monte Frascara, che offre una vista spettacolare sul Golfo di Gaeta.
Eventi e Rievocazioni Storiche
- Festa della Castagna di Roccamonfina (ottobre)
- Trekking Archeologico Notturno, organizzato da associazioni locali per esplorare il sito sotto le stelle.
Informazioni per la Visita
- Indirizzo: Orto della Regina, Monte La Frascara, Roccamonfina (CE), Italia
- Orari di Apertura: Sempre accessibile
- Periodo Consigliato: Primavera e autunno
- Consigli per la Visita:
- Indossare scarpe da trekking
- Portare acqua e uno snack
- Consultare le previsioni meteo prima della partenza
Conclusione
L’Orto della Regina è un sito affascinante che mescola archeologia, storia e natura. Ancora oggi avvolto nel mistero, continua a essere oggetto di studi e ricerche. La sua posizione panoramica e la facilità di accesso lo rendono una meta ideale per chi ama le escursioni, la fotografia paesaggistica e la storia antica.