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Storia del Castello Pandone

Origini Antiche

Il Castello Pandone di Venafro, situato nella regione del Molise, vanta una storia millenaria che riflette le diverse dominazioni e trasformazioni architettoniche subite nel corso dei secoli. Le prime tracce di una struttura difensiva risalgono all’epoca longobarda, intorno al X secolo, quando fu edificata una torre quadrata per scopi militari. Questa torre rappresentava il nucleo originario del castello e serviva come punto di controllo strategico sulla valle del Volturno.

Trasformazioni Medievali

Nel XIV secolo, il castello subì significative modifiche: furono aggiunte tre torri circolari, un fossato e una braga merlata, elementi tipici dell’architettura militare dell’epoca. Queste strutture avevano lo scopo di rafforzare le difese del castello contro eventuali assalti e di adattarlo alle nuove esigenze belliche. La presenza del fossato, in particolare, aumentava la sicurezza, rendendo più difficile l’accesso per gli invasori.

L’Era dei Pandone

Nel 1443, durante il dominio aragonese, il castello e la contea di Venafro furono concessi alla famiglia Pandone. Il conte Francesco Pandone intraprese lavori di ampliamento, tra cui l’aggiunta di due ponti levatoi e l’implementazione di un sistema per la raccolta dell’acqua piovana nella cisterna. Questi interventi miravano a migliorare sia la funzionalità difensiva che l’abitabilità della struttura.

Successivamente, il conte Enrico Pandone, tra il 1522 e il 1527, trasformò la fortezza in una lussuosa residenza rinascimentale. Uno degli aspetti più distintivi di questa trasformazione fu la realizzazione di un ciclo di affreschi raffiguranti i suoi cavalli preferiti, dipinti a grandezza naturale nelle sale del piano nobile. Questi affreschi non solo celebravano la passione del conte per l’allevamento equino, ma rappresentavano anche un simbolo di prestigio e potere. Ogni cavallo era accompagnato da dettagli sul nome, l’età, la razza e il manto, rendendo questo ciclo pittorico unico nel suo genere. Purtroppo, a causa di accuse di tradimento nei confronti di Carlo V, Enrico fu giustiziato, e il castello passò attraverso diverse mani nel corso dei secoli successivi.

Declino e Rinascita

Nel XVII secolo, il castello divenne proprietà della famiglia Lannoy, che apportò ulteriori modifiche architettoniche, accentuando il carattere residenziale della struttura. Successivamente, passò ai Peretti Savelli e poi ai Di Capua. Con il passare del tempo, il castello subì un progressivo declino, fino a quando, nel XX secolo, furono avviati importanti lavori di restauro per preservarne il valore storico e architettonico. Questi interventi hanno permesso di recuperare e valorizzare gli elementi originali, restituendo al castello il suo antico splendore.

Il Museo Nazionale di Castello Pandone

Nel 2013, il castello è stato designato come sede del Museo Nazionale del Molise, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico e culturale della regione. Il museo ospita una ricca collezione di opere che spaziano dall’epoca paleocristiana all’età moderna, includendo dipinti, sculture e affreschi. Le sale espositive sono state allestite in modo da integrare armoniosamente le opere d’arte con l’architettura storica del castello, permettendo ai visitatori di apprezzare sia le collezioni che l’edificio stesso.

Sezione Storico-Architettonica del Castello

Il percorso inizia con l’esplorazione del castello stesso, considerato un “museo di sé stesso”. Questa sezione permette ai visitatori di immergersi nelle trasformazioni architettoniche che l’edificio ha subito nel corso dei secoli. Dalle origini come fortezza medievale, con strutture megalitiche e un mastio longobardo, alle modifiche rinascimentali apportate dalla famiglia Pandone, ogni elemento architettonico racconta una parte della storia del castello. Particolare attenzione è dedicata agli affreschi cinquecenteschi commissionati dal conte Enrico Pandone, che raffigurano a grandezza naturale i suoi cavalli preferiti, testimonianza unica della passione nobiliare per l’allevamento equino. 

Percorso Cronologico-Artistico

Al secondo piano del castello, il museo presenta una collezione che copre un ampio arco temporale, dal Medioevo al Barocco, illustrando l’evoluzione artistica e culturale del Molise. Il percorso è concepito come una linea del tempo che guida il visitatore attraverso le diverse epoche e stili artistici. 

Opere Medievali

  • Frammenti di Affreschi Paleocristiani: Provenienti dalla chiesa di Santa Maria delle Monache di Isernia, questi frammenti del VII secolo rappresentano alcune delle più antiche testimonianze pittoriche della regione.
  • Affresco dei Santi Bartolomeo e Michele: Originario della chiesa di San Michele a Roccaravindola, questo affresco medievale offre uno spaccato dell’iconografia religiosa locale. 
  • Scultura della Madonna con Bambino: Una raffinata opera trecentesca in pietra, proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice, che evidenzia l’abilità degli scultori medievali molisani.

Rinascimento e Barocco

  • Polittico della Passione di Cristo: Realizzato in alabastro nel XV secolo da una bottega inglese di Nottingham, questo polittico testimonia l’apertura del Molise alle influenze artistiche internazionali e la presenza di committenze esigenti.
  • Opere di Artisti Molisani e Napoletani: La collezione include dipinti di artisti molisani formatisi a Napoli e opere prodotte nel capoluogo partenopeo per il Molise, evidenziando il profondo legame culturale tra le due aree. Tra queste, spiccano lavori influenzati da maestri come Luca Giordano e Francesco Solimena.

Collezione Giuliani

Una sezione dedicata espone disegni e stampe della famiglia di artisti Giuliani di Oratino. Questi lavori, risalenti al XVII secolo, comprendono soggetti sacri, decorazioni per edifici civili e arredi, offrendo uno sguardo sulla produzione artistica locale dell’epoca. 

Arte del XVIII e XIX Secolo

  • Dipinti di Genere: Nature morte, paesaggi e rappresentazioni di fantasia arricchiscono la collezione, mostrando l’evoluzione del gusto artistico tra il XVIII e il XIX secolo. Alcune opere sono ispirate ai paesaggi di Philipp Hackert, pittore prussiano attivo a Napoli nel Settecento.
  • Collezione Musa: Comprende xilografie, fotografie e acquerelli raffiguranti il territorio molisano all’inizio del XX secolo, documentando paesaggi e scene di vita quotidiana dell’epoca.

Il percorso espositivo del Museo Nazionale di Castello Pandone non solo celebra l’arte e la storia del Molise, ma offre anche una panoramica sulle interazioni culturali e artistiche che hanno arricchito la regione nel corso dei secoli. La disposizione cronologica e tematica delle opere consente ai visitatori di comprendere appieno l’evoluzione artistica locale e le influenze esterne che hanno contribuito a plasmarla.

Collezioni di Rilievo

Tra le opere di maggior rilievo presenti nel museo vi sono sculture, statuaria e oreficeria dei secoli XIV e XV, provenienti da diverse chiese molisane. Un esempio significativo è il Polittico della Passione in alabastro, originario della Chiesa dell’Annunziata di Venafro. Questa preziosa opera d’arte testimonia l’abilità degli artigiani dell’epoca e offre uno spaccato sulla produzione artistica religiosa del periodo.

Informazioni per la Visita

  • Indirizzo: Piazza Castello Pandone, Venafro (IS), Italia
  • Orari di Apertura: Si consiglia di consultare il sito ufficiale del Ministero della Cultura per informazioni aggiornate sugli orari di apertura.
  • Periodo Consigliato per la Visita: Il museo è visitabile tutto l’anno, ma le stagioni primaverili e autunnali offrono un clima ideale per esplorare
Q Quanto Costano i Biglietti

INTERO 6 € e RIDOTTO 2 €

Mostra tutti gli orari
  • Tuesday08:30 - 19:00
  • Wednesday08:30 - 19:00
  • Thursday08:30 - 19:00
  • Friday08:30 - 19:00
  • Saturday08:30 - 19:00
  • Sunday08:30 - 19:00
  • Fascia di prezzo 2 - 6
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