La Torre Normanna di Capua, conosciuta anche come Castello delle Pietre o Castrum Lapidum, è una delle testimonianze più affascinanti della storia medievale della Campania. Situata strategicamente lungo il fiume Volturno, la torre faceva parte di un imponente sistema difensivo progettato dai Normanni per controllare e proteggere una delle città più importanti del Regno di Sicilia.
La costruzione della torre risale al XI secolo, durante il dominio normanno sulla Campania. In particolare, fu edificata nel periodo compreso tra il 1062 e il 1073 sotto la guida del principe Riccardo I Drengot, capostipite della dinastia normanna dei Drengot, che dominò Capua e il sud Italia per oltre un secolo. La torre, insieme al castello e alle mura cittadine, fu progettata per rafforzare la difesa di Capua, già un importante centro strategico dall’epoca romana e longobarda.
Dopo la distruzione dell’antica Capua romana ad opera dei Saraceni nell’841, la popolazione si rifugiò in un’ansa del Volturno, dando vita alla “Nuova Capua”, corrispondente all’attuale città. La posizione sul fiume offriva protezione naturale e facilitava il controllo delle rotte commerciali e militari.
In epoca longobarda (VI-IX secolo), Capua divenne un importante principato autonomo, con una propria organizzazione politica e militare. Tuttavia, nel corso del X secolo, l’indebolimento dei principati longobardi e l’arrivo dei Normanni segnarono una svolta nella storia della città.
I Normanni, abili guerrieri provenienti dalla Francia settentrionale, conquistarono rapidamente il sud Italia, stabilendo nel 1058 il Principato di Capua sotto Riccardo I Drengot. Fu in questo contesto che venne costruita la Torre Normanna, un bastione inespugnabile progettato per consolidare il dominio normanno sulla regione.
La Torre Normanna di Capua si distingue per la sua architettura massiccia, tipica delle fortificazioni medievali normanne. La costruzione è realizzata con grandi blocchi di calcare, provenienti in parte dal vicino anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, testimoniando l’abitudine medievale di riutilizzare materiali di epoche precedenti per nuove costruzioni.
Nel corso del XVI secolo, con l’evoluzione delle tecniche di guerra e l’uso crescente dell’artiglieria, la torre perse la sua funzione prettamente militare. Fu adattata a residenza nobiliare e vennero aggiunti bastioni rinascimentali per migliorare la protezione contro le nuove armi da fuoco.
Nei secoli successivi alla sua costruzione, la Torre Normanna fu teatro di numerosi eventi storici.
Nel 1196, Capua fu coinvolta nelle lotte tra i Normanni e gli Svevi di Federico II. Dopo la caduta del regno normanno, gli Svevi rafforzarono ulteriormente le difese della città, rendendo la torre parte integrante del sistema di controllo imperiale dell’Italia meridionale.
Nel 1442, durante la conquista aragonese del Regno di Napoli, Capua e la sua torre furono assediate da Alfonso V d’Aragona. La città resistette per mesi, ma alla fine cadde in mano agli aragonesi, che modernizzarono ulteriormente le fortificazioni.
Nel Settecento e nell’Ottocento, la torre perse gradualmente il suo ruolo militare e venne utilizzata come magazzino e residenza privata. Durante l’Unità d’Italia (1860), Capua fu teatro di scontri tra le truppe borboniche e quelle garibaldine. La torre, pur non essendo più una roccaforte difensiva, fu coinvolta negli eventi bellici, subendo danni parziali.
Visitare la Torre Normanna di Capua significa immergersi in un viaggio nel passato, tra storia, architettura e strategia militare medievale.
Capua è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.
La Torre Normanna di Capua è un simbolo della resistenza e dell’ingegno militare medievale, una testimonianza dell’importanza strategica della città nel contesto della storia italiana ed europea. Visitare questo luogo significa camminare sulle orme di cavalieri normanni, re svevi e soldati aragonesi, riscoprendo le vicende che hanno segnato il destino del sud Italia.