Pietravairano è un affascinante borgo medievale dell’Alto Casertano, situato su un costone del Monte Caievola a circa 400 metri di altitudine. La sua posizione strategica, dominante sulla valle del Medio Volturno e lungo antiche vie di comunicazione, ha reso questo luogo abitato sin dall’epoca preromana.
L’area di Pietravairano era popolata già in epoca sannitica (V-III secolo a.C.), come dimostrano le tracce di insediamenti e fortificazioni sulle alture circostanti. I Sanniti, popolo guerriero che contrastò a lungo l’espansione romana, utilizzavano questi rilievi per costruire oppida fortificati, sfruttando la morfologia montuosa per difendersi dagli invasori.
Con la conquista romana (III secolo a.C.), l’insediamento sannitico fu gradualmente romanizzato, e l’area divenne un importante punto di passaggio lungo le vie che collegavano l’entroterra campano con l’area laziale e molisana. Il ritrovamento del Teatro-Tempio di Monte San Nicola, scoperto nel 2001, conferma la presenza di un importante complesso monumentale di epoca tardo-repubblicana romana (II-I secolo a.C.), probabilmente legato a un culto religioso connesso alla politica imperiale.
Le prime fonti documentarie su Pietravairano risalgono al 1004, quando in una bolla pontificia viene citato il “Castrum quod nominatur Petrae”, a testimonianza della presenza di una struttura fortificata. Il borgo si sviluppò attorno a un castello, costruito dai Longobardi tra il IX e il X secolo, come parte del sistema difensivo del Ducato di Benevento.
Durante il periodo normanno (XI-XII secolo), Pietravairano entrò a far parte del Regno di Sicilia e fu oggetto di un’intensa opera di fortificazione. La torre di avvistamento ancora visibile nel borgo risale a questo periodo. Con l’arrivo degli Svevi (XIII secolo), il feudo passò sotto il controllo di vari signori, tra cui i conti di Teano.
Nel corso dei secoli, il borgo fu posseduto da importanti famiglie nobiliari, tra cui i Montaquila, i Marzano e i Grimaldi, che lasciarono il segno nell’architettura locale. Durante l’epoca aragonese (XV secolo), Pietravairano si sviluppò ulteriormente, con la costruzione di nuove strutture civili e religiose.
Nel XVI e XVII secolo, il borgo conobbe un periodo di stabilità economica, grazie all’agricoltura e alla lavorazione della lana e del lino. Tuttavia, il terremoto del 1688 causò danni significativi, determinando un graduale spopolamento del centro storico, con un progressivo spostamento della popolazione verso aree più accessibili.
Nel XIX secolo, Pietravairano divenne un importante centro agricolo e artigianale, mentre nel XX secolo subì le conseguenze dello spopolamento rurale e dell’emigrazione, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi il borgo conserva il suo fascino medievale, con vicoli in pietra, antichi edifici e il suggestivo Teatro-Tempio romano, che rappresenta uno dei siti archeologici più importanti della provincia di Caserta.
Pietravairano è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.