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Storia e Descrizione del Luogo

La Real Tenuta di Caccia di Torcino, situata nel comune di Ciorlano, in provincia di Caserta, rappresenta un’importante testimonianza storica dell’epoca borbonica. Nel XVIII secolo, Carlo III di Borbone acquisì il bosco di Torcino, affascinato dalla ricchezza faunistica e dalla bellezza paesaggistica della zona, trasformandolo in una delle più estese riserve di caccia del Regno di Napoli. Successivamente, suo figlio Ferdinando IV ampliò la tenuta con l’acquisto del feudo di Mastrati, consolidando così un vasto territorio dedicato alle attività venatorie reali. La riserva si estendeva su circa 1.000 ettari, comprendendo sia aree boschive che pianeggianti, circondate dai fiumi Volturno, Sava e Lete. Per facilitare l’accesso alla tenuta, Carlo III fece costruire il “Ponte Reale” sul Volturno, collegando la riserva alla cittadina di Venafro, dove la corte risiedeva durante le battute di caccia. All’interno della tenuta, furono edificati vari fabbricati, tra cui il “Barraccone” o Casino di Torcino, utilizzato come residenza durante le battute di caccia. Una particolare struttura, denominata “la sforzata”, era destinata alla caccia al cinghiale: un recinto murato in cui gli animali, spinti dai cani, venivano affrontati a cavallo con lance. Nel corso dei secoli, la riserva fu teatro di numerose battute di caccia reali, ospitando sovrani come Gioacchino Murat, Francesco I e Ferdinando II. Dopo l’Unità d’Italia, Vittorio Emanuele II visitò la tenuta nel 1860, rimanendo impressionato dalla sua bellezza e varietà faunistica. Nel 1872, la riserva fu messa all’asta e acquisita per conto del re, entrando a far parte del patrimonio privato della casa reale italiana. Oggi, la tenuta conserva ancora tracce delle strutture originali e rappresenta un luogo di interesse storico e naturalistico.

Cosa Vedere

Visitando la Real Tenuta di Caccia di Torcino, è possibile immergersi in un ambiente naturale ricco di storia. Tra le principali attrazioni:

  • Il “Barraccone” o Casino di Torcino: antica residenza reale utilizzata durante le battute di caccia, che conserva elementi architettonici dell’epoca borbonica.
  • La struttura della “sforzata”: resti del recinto murato utilizzato per la caccia al cinghiale, testimonianza delle tecniche venatorie reali.
  • Percorsi naturalistici: sentieri che attraversano boschi di querce, cerri e altre specie autoctone, ideali per escursioni e osservazione della fauna locale.

Come Arrivare

La tenuta si trova nel comune di Ciorlano, in provincia di Caserta. Per chi viaggia in auto, è consigliabile percorrere l’autostrada A1 Napoli-Roma, uscire a Caianello e seguire le indicazioni per Ciorlano. Da lì, proseguire verso la località Torcino. Per chi utilizza i mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Venafro; da qui, è possibile proseguire in taxi o con servizi di trasporto locale fino alla tenuta.

Per Chi è Consigliato

La visita alla Real Tenuta di Caccia di Torcino è consigliata a:

  • Appassionati di storia: per scoprire le tradizioni venatorie borboniche e le strutture storiche legate alla corte reale.
  • Amanti della natura: per esplorare un’area ricca di biodiversità, con possibilità di avvistamento di fauna selvatica e percorsi escursionistici immersi nel verde.
  • Famiglie: per una giornata all’aria aperta, tra storia e natura, adatta a grandi e piccini.
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