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Nel cuore del Parco Regionale di Roccamonfina-Foce del Garigliano, tra boschi di castagni e scorci panoramici mozzafiato, sorge un luogo di profonda spiritualità e antiche tradizioni: il Santuario dei Lattanti, dedicato a Maria Santissima dei Lattani. Questo santuario è uno dei più importanti luoghi di culto mariano della Campania e richiama ogni anno numerosi fedeli e visitatori.

Storia del Santuario

Le origini del Santuario risalgono alla prima metà del XV secolo, quando secondo la tradizione due frati francescani, Fra’ Bartolomeo da Montauro e Fra’ Giovanni da Marzano, giunsero sul monte Lattani per condurre una vita eremitica. Durante la loro permanenza, ebbero una visione della Madonna, che indicò loro il luogo in cui costruire una chiesa a Lei dedicata.

Il nome “Lattani” deriva da “lattanti” o “lattani”, un termine legato alla tradizione locale secondo cui molte madri si recavano qui per chiedere l’intercessione della Madonna affinché garantisse abbondanza di latte per i loro neonati. La devozione mariana legata alla maternità e all’infanzia si è tramandata nei secoli, rendendo il santuario un punto di riferimento per le famiglie della zona.

La costruzione della chiesa iniziò nel 1448 e, grazie alle numerose donazioni e alla devozione popolare, il santuario divenne rapidamente un centro di pellegrinaggio. Nel corso del tempo, il complesso religioso si ampliò con la costruzione del convento e di altre strutture per accogliere i fedeli.

Architettura e Opere d’Arte

Il Santuario dei Lattanti è un perfetto esempio di architettura francescana, con una struttura sobria ed essenziale che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante.

All’interno della chiesa, di particolare pregio è l’altare maggiore, dove si trova l’icona della Madonna dei Lattani, raffigurata nell’atto di allattare il Bambino Gesù. Questo dipinto è il cuore della devozione mariana del santuario.

Il santuario ospita anche importanti opere d’arte, tra cui affreschi risalenti al XVI secolo e decorazioni barocche aggiunte nei secoli successivi. Particolarmente suggestiva è la cappella laterale, ricca di ex voto lasciati dai fedeli in segno di ringraziamento per grazie ricevute.

Devozione e Tradizioni

Il Santuario dei Lattanti è da secoli meta di pellegrinaggi, soprattutto in occasione della festa della Madonna dei Lattani, che si celebra ogni anno l’8 settembre. Durante questa giornata, i fedeli salgono al santuario in processione, portando con sé ceri votivi e immagini sacre, mentre il suono delle campane accompagna le preghiere e i canti mariani.

Un altro momento particolarmente sentito è il pellegrinaggio a piedi da diversi comuni del territorio, un’antica tradizione che vede intere famiglie percorrere chilometri per giungere al santuario e rendere omaggio alla Vergine.

Molti fedeli, soprattutto madri con neonati, giungono qui per chiedere protezione e benedizione per i loro bambini. La tradizione vuole che le madri in difficoltà o con problemi di allattamento portino al santuario oggetti simbolici, come bavaglini o piccoli indumenti, in segno di affidamento alla Madonna.

Come Visitare il Santuario

Se desideri visitare il Santuario dei Lattanti, ecco alcune informazioni utili:

  • Posizione: il santuario si trova sul Monte Lattani, a circa 850 metri di altitudine, nel comune di Roccamonfina (CE).
  • Come arrivare:
  • In auto: da Napoli o Caserta, prendere l’Autostrada A1 e uscire a Caianello, poi seguire le indicazioni per Roccamonfina. Dal centro del paese, una strada panoramica conduce al santuario.
  • A piedi: per i più avventurosi, è possibile percorrere uno dei sentieri che salgono verso il monte, attraversando i boschi di castagno e godendo di un panorama mozzafiato.
  • Orari di apertura: il santuario è generalmente aperto tutti i giorni, ma gli orari possono variare a seconda della stagione e delle celebrazioni religiose.
  • Consigli per la visita: indossa scarpe comode, soprattutto se scegli di salire a piedi. Il santuario è immerso nella natura, quindi è un’ottima occasione per godersi anche una passeggiata all’aria aperta.

Cosa Vedere nei Dintorni

Dopo aver visitato il santuario, puoi approfittare dell’escursione per esplorare il suggestivo borgo di Roccamonfina, con il suo centro storico medievale, i vicoli caratteristici e le tradizionali botteghe di prodotti locali.

Imperdibili sono anche le sorgenti termali naturali e il vicino vulcano di Roccamonfina, che ha modellato il paesaggio della zona con i suoi crateri spenti e i boschi rigogliosi.

Infine, se visiti il santuario in autunno, non perderti la famosa Sagra della Castagna e del Fungo Porcino, che celebra i prodotti tipici del territorio con degustazioni, mercatini e spettacoli folkloristici.

La Leggenda della Fontana Miracolosa

Accanto alle storie di fede e apparizioni legate al Santuario della Madonna dei Lattani, spicca un’altra affascinante leggenda che si intreccia con la storia del luogo: quella della fontana miracolosa. Questa leggenda, tramandata di generazione in generazione, racconta di un’acqua speciale che scaturì nei pressi del santuario, destinata a nutrire non solo il corpo, ma anche lo spirito.

L’Origine della Sorgente

Si dice che durante la costruzione del santuario, i frati francescani e i volontari che vi lavoravano si trovarono in difficoltà a causa della mancanza di acqua potabile. Il luogo, circondato da boschi e castagni, era sì rigoglioso, ma non offriva una fonte d’acqua immediatamente disponibile per dissetare gli operai o per utilizzare durante i lavori.

Una notte, uno dei frati sognò la Madonna, che gli indicò un punto preciso, nascosto tra i castagni, dove avrebbero trovato l’acqua. Al risveglio, il frate guidò gli altri nel luogo indicato nel sogno. Scavando nel terreno, trovarono una sorgente limpida e fresca che cominciò immediatamente a sgorgare, come per miracolo.

L’Acqua che Sembrava Latte

La particolarità di questa sorgente non era solo la sua improvvisa comparsa, ma l’aspetto e il sapore dell’acqua stessa. Secondo i racconti, l’acqua aveva un colore lattiginoso e un sapore dolce che la rendeva unica. Fu subito interpretata come un dono della Madonna, un segno della sua presenza e del suo sostegno per i lavori del santuario.

L’acqua non solo dissetò i lavoratori, ma fu utilizzata anche per benedire il cantiere e, successivamente, i pellegrini che cominciarono a frequentare il luogo sacro. La sorgente divenne così un simbolo di nutrimento spirituale e di purezza divina.

Proprietà Miracolose

Con il passare del tempo, alla sorgente furono attribuite proprietà miracolose. La leggenda racconta che chiunque bevesse di quell’acqua con fede poteva ottenere benefici fisici e spirituali. In particolare, molte madri in attesa o con difficoltà nell’allattamento si recavano al santuario per pregare la Madonna e bere quest’acqua, credendo che avrebbe favorito la loro capacità di nutrire i propri figli.

La fontana divenne un punto di riferimento per i pellegrini, che si avvicinavano non solo per pregare, ma anche per raccogliere un po’ di quell’acqua da portare a casa come simbolo di protezione e benedizione.

La Fontana Oggi

Anche se oggi la fontana originaria non è più visibile, il suo ricordo vive nella tradizione orale e nei racconti dei fedeli. Molti credono che la sorgente sia ancora lì, nascosta nel bosco, custodita dalla natura e dalla spiritualità del luogo. Alcuni raccontano di aver percepito una sensazione di pace e conforto semplicemente passeggiando vicino al sito dove si trovava la sorgente.

Un Simbolo di Fede e Comunità

La leggenda della fontana e dell’acqua miracolosa rappresenta molto più di un semplice racconto: è un simbolo di fede, speranza e comunità. Per secoli, questa storia ha ispirato i pellegrini a cercare conforto nella Madonna dei Lattani e a credere nel potere della preghiera e della devozione.

Se visiti il Santuario della Madonna dei Lattani, lasciati avvolgere da queste storie di fede e scopri il fascino di un luogo dove il sacro e il profano si incontrano, arricchendo l’anima e il cuore.

Conclusione

Il Santuario dei Lattanti di Roccamonfina è un luogo di grande valore storico e religioso, capace di unire spiritualità, arte e natura. Che tu sia un pellegrino in cerca di pace interiore o un viaggiatore curioso di scoprire le tradizioni della Campania, questo santuario saprà regalarti un’esperienza unica e suggestiva.

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