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Storia e Descrizione del Luogo

Nel cuore della frazione di Santa Maria a Valogno, immerso nel verde della campagna aurunca, si erge il Santuario della Beata Vergine del Mirteto, un luogo intriso di spiritualità e tradizione popolare. La leggenda narra che nel lontano anno Mille, una giovane pastorella sordomuta ritrovò miracolosamente parola e udito dopo aver scoperto un’immagine della Madonna tra i rami di un cespuglio di mirto, guidata da una capretta smarrita. Questo evento prodigioso portò gli abitanti della zona a erigere una cappella in onore della Madonna, che nel tempo si trasformò in un vero e proprio santuario.

Il culto mariano legato al Mirteto si consolidò nel 1139, quando Papa Innocenzo II, in fuga dopo una sconfitta militare, trovò rifugio proprio nella frazione di Santa Maria a Valogno. Commosso dall’ospitalità ricevuta e dalla forte devozione popolare, il Pontefice concesse un’indulgenza plenaria per il 16 febbraio, data in cui ancora oggi si celebra con solennità la festa della Madonna del Mirteto.

Cosa Vedere

Il santuario, oggi gestito dalla comunità religiosa locale, conserva l’antica immagine della Madonna, custodita con cura e venerazione. La struttura è semplice ma suggestiva, incorniciata da alberi secolari e da un piazzale che invita alla sosta e alla meditazione. Ogni anno, il 16 febbraio, migliaia di fedeli si radunano per partecipare alla processione, che culmina con momenti di intensa preghiera e raccoglimento.

Il borgo di Santa Maria a Valogno, nelle immediate vicinanze del santuario, è un gioiello artistico: grazie all’iniziativa di alcuni residenti e artisti, il paese è stato trasformato in un museo a cielo aperto, con oltre cento murales dipinti sulle facciate delle abitazioni. Ogni dipinto racconta una storia, un ricordo, una leggenda, rendendo la passeggiata per le sue strade un’esperienza unica.

Per gli amanti della natura, l’area circostante offre sentieri che si inoltrano tra boschi, campi e panorami collinari. Gli appassionati di escursionismo e cicloturismo troveranno percorsi adatti a tutti i livelli, ideali per combinare spiritualità, cultura e outdoor.

Come Arrivare

In auto:
Da Napoli si prende l’autostrada A1 in direzione Roma e si esce a Capua. Da lì si prosegue lungo la SS7 Appia fino a Sessa Aurunca, poi si seguono le indicazioni per Santa Maria a Valogno. La strada è ben segnalata e asfaltata fino al santuario.

In treno:
La stazione ferroviaria più vicina è Sessa Aurunca-Roccamonfina, ben collegata con Napoli e Roma. Dalla stazione è possibile prendere un taxi o un autobus locale che raggiunge la frazione di Santa Maria a Valogno.

In autobus:
Linee regionali collegano Napoli e Caserta a Sessa Aurunca. Dalla città è possibile raggiungere il santuario con navette o taxi locali.

Per Chi è Consigliato

Il Santuario del Mirteto rappresenta una meta perfetta per:

  • Fedeli e pellegrini: in cerca di un luogo di culto intimo, legato a una lunga tradizione di fede popolare.
  • Appassionati di storia locale: attratti dalle leggende e dagli episodi storici legati al Papa Innocenzo II e al culto mariano.
  • Famiglie: che desiderano un’escursione culturale e spirituale in un ambiente tranquillo e immerso nel verde.
  • Escursionisti e cicloturisti: grazie alla presenza di numerosi percorsi naturalistici che partono dal santuario o dal borgo.

Grado di difficoltà: facile. Il santuario è accessibile anche alle persone con ridotta mobilità, e le strade che lo raggiungono sono praticabili con ogni tipo di veicolo.

Indicazioni per trekking e cicloturismo: nella zona è possibile seguire percorsi segnalati che attraversano i monti Aurunci e collegano vari punti d’interesse, come la città romana di Sessa Aurunca, la zona di Baia Domizia e il litorale tirrenico.


Informazioni Utili

1. Contatti del Santuario

2. Orari di apertura

  • Tutti i giorni: chiedere info
  • Sante Messe: Domenica e festivi ore 10:00

3. Quando visitare

  • Ideale in primavera e autunno per il clima mite e i paesaggi rigogliosi.
  • Il 16 febbraio è la data della festa patronale, occasione ideale per assistere alle celebrazioni religiose e scoprire la devozione popolare del territorio aurunco.
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