Introduzione
Tra le numerose figure del folklore italiano, il Mazzamauriello è uno degli esseri più affascinanti e misteriosi. Questo piccolo folletto, diffuso soprattutto in Campania, Molise, Abruzzo e Puglia, è noto per il suo carattere dispettoso e per le sue apparizioni notturne nelle case e nelle stalle. Considerato un essere soprannaturale, il Mazzamauriello è stato per secoli protagonista di racconti tramandati oralmente, e la sua figura continua a vivere nella memoria popolare. Ma chi era realmente il Mazzamauriello e quali segreti si celano dietro la sua leggenda?

Origini del Nome e Significato
Il termine Mazzamauriello ha origini incerte, ma secondo alcune interpretazioni potrebbe derivare da “mazza” (colpo) e “murello” (muro), un riferimento ai rumori che il folletto creerebbe nelle case per spaventare gli abitanti. Altre versioni suggeriscono che il nome abbia origini più antiche, legate a figure leggendarie di epoca medievale. In alcune tradizioni, il Mazzamauriello è considerato un essere protettivo, mentre in altre è un essere malizioso che si diverte a giocare brutti scherzi agli umani.
Descrizione del Mazzamauriello
Il Mazzamauriello viene descritto come un piccolo folletto dal carattere mutevole: a volte è benevolo e aiuta le persone, altre volte si diverte a creare scompiglio con i suoi dispetti. Il suo tratto più caratteristico è il cappello rosso, spesso associato a poteri magici. Secondo alcune leggende, chi riuscisse a sottrargli il cappello potrebbe obbligarlo a rivelare il nascondiglio di un tesoro.
È considerato una creatura della notte, e si racconta che ami intrecciare le criniere dei cavalli, far sparire piccoli oggetti e provocare rumori inspiegabili nelle case. Tuttavia, se trattato con rispetto, il Mazzamauriello può diventare un alleato prezioso, proteggendo la casa e portando fortuna ai suoi abitanti.

Le Versioni Regionali della Leggenda
A seconda delle regioni, il Mazzamauriello assume nomi e caratteristiche diverse:
- In Campania, è spesso associato alla figura del Munaciello, un piccolo monaco vestito con un saio che porta fortuna o sventura a seconda di come viene trattato dagli abitanti della casa.
- In Abruzzo e Molise, è noto come Mazzemarill, un folletto dispettoso che può rivelare segreti e tesori nascosti se gli viene rubato il cappello.
- In Puglia, viene chiamato Laurieddhu o Scazzamurrieddhru, ed è una creatura notturna che si diverte a spostare oggetti e a infastidire chi dorme.
La Leggenda di Mazzamauriello e Zì Monaca
Uno dei racconti più celebri legati al Mazzamauriello è la storia di Zì Monaca, una giovane donna rimasta sola dopo la morte dei genitori. Nora, questo il suo vero nome, era molto devota e passava le sue giornate in preghiera e lavori domestici. Una sera, mentre era intenta a cucire, sentì dei piccoli passi nella stanza e si accorse che un’ombra si muoveva furtivamente.
Con il passare dei giorni, la presenza del Mazzamauriello divenne sempre più evidente: piccoli oggetti sparivano, le sedie venivano spostate e misteriosi sussurri risuonavano nella casa. Inizialmente spaventata, Zì Monaca decise di affrontarlo e, seguendo i consigli delle anziane del paese, gli offrì un piattino di latte e miele.
Da quel momento, il Mazzamauriello smise di farle dispetti e iniziò ad aiutarla nelle faccende domestiche, lasciando segni del suo passaggio: i pavimenti erano più puliti, il pane lievitava perfettamente e le galline producevano più uova. La ragazza capì che il folletto non voleva farle del male, ma solo essere riconosciuto e rispettato.

Il Mazzamauriello e i Tesori Nascosti
Un’altra credenza popolare narra che il Mazzamauriello sia il custode di antichi tesori nascosti sotto le case o nei boschi. Si dice che, nelle notti di luna piena, chiunque riesca a sottrargli il cappello possa costringerlo a rivelare la posizione di ricchezze sepolte. Tuttavia, la leggenda avverte anche che non tutti coloro che cercano di ingannarlo riescono a ottenere la fortuna sperata: molti racconti parlano di persone che, per avidità, hanno tentato di approfittarsi del folletto, finendo invece per essere vittime dei suoi scherzi più crudeli.

L’Eredità della Leggenda nella Cultura Popolare
Ancora oggi, il Mazzamauriello è una figura radicata nell’immaginario collettivo. Sebbene il tempo abbia ridotto la diffusione della leggenda, le storie su di lui continuano a essere raccontate nelle case e nei borghi del Sud Italia. In alcune località, si tramandano ancora riti e superstizioni legati alla sua presenza:
- Alcuni lasciano piccoli doni, come latte e miele, per evitare che il folletto faccia dispetti.
- Nei vecchi casali si racconta di rumori notturni attribuiti proprio al Mazzamauriello.
- In alcuni paesi, il suo nome viene usato per spaventare i bambini, ammonendoli a comportarsi bene per evitare che il folletto venga a prenderli.

Conclusione
Il Mazzamauriello è molto più di una semplice leggenda: è il simbolo di un passato in cui la superstizione e il folklore erano parte integrante della vita quotidiana. Che si tratti di un essere benevolo o di un dispettoso folletto, la sua storia continua ad affascinare generazioni, ricordandoci che tra sogno e realtà, tra superstizione e magia, si nasconde un mondo fatto di racconti straordinari e misteri irrisolti.